Come abbracciare le proprie paure

come abbracciare le proprie paureCome abbracciare le proprie paure

Semplice: smettendo di considerarle pericolose, di odiarle e rifiutarle!

Le paure sono un dono perché spesso ci salvano la vita.

Come abbracciare le proprie paure.

“Ok…ho letto tutti gli articoli che mi ha consigliato di leggere…ad uno ad uno…e devo dire che mi si sono aperte nuove prospettive…. ma ancora una domanda mi passa per la testa. Come faccio ad abbracciare ed accettare le mie paure? In senso pratico, se per anni le ho odiate e rifiutate come faccio materialmente ad accettarle??? Come posso io da adesso non aver più paura delle cose pericolose… cosa mi dico quando passo vicino a qualcosa che so che mi provoca paura??? Sono talmente cosi tanti anni che mi si provocano questi pensieri che ho bisogno praticamente di un esercizio… di un qualcosa… che mi aiuti a provare ad abbracciarle…” (Lettera firmata)

Come abbracciare le proprie paure

Questa domanda parte da una legittima osservazione: se ormai sono abituata da tanti anni ad avere paura, come faccio a liberarmene?

Per eliminare una vecchia abitudine occorre sostituirla con una nuova abitudine.

E come per tutte le abitudini ci vuole la ripetizione degli atti per un certo tempo per poter cancellare quella vecchia ed instaurare la nuova. Sicuramente ci vorrà impegno e volontà per rendersi conto che spesso il pericolo è soltanto immaginario, ma è essenziale conoscere le strategie giuste (come del resto per tutte le cose).

La strategia più importante è quella di cambiare l’atteggiamento pauroso verso la vita!

Come abbracciare le proprie paure

Se continui ad immaginare un futuro brutto non ti libererai mai dell’ansia e della paura che ti possa succedere qualcosa di brutto perché si attiveranno automaticamente le vecchie emozioni/sensazioni.  Le emozioni negative sono scatenate dai tuoi pensieri negativi!

Per liberarti dell’abitudine dell’ansia e della paura devi immaginare un futuro roseo.

Ti ricordo che un’abitudine corrisponde a una o più via neurale ed è per questo che è automatica.

Per aiutarti a immaginare un futuro bello anziché brutto devi acquisire un atteggiamento di gratitudine verso la vita, che ti farà vedere e sentire contenta di ciò che hai realizzato fino ad oggi nella vita.

Soltanto se apprezzi ciò che è già tuo, potrai avere altri doni e altre gioie dalla vita.

Come abbracciare le proprie paure

Chi si lamenta ed è scontento non si libererà mai delle sue vecchie abitudini/convinzioni distruttive e realizzerà ben poco nella vita!

È risaputo che la contentezza o positività attiva le capacità creative e intuitive innate dell’individuo, mentre la scontentezza o negatività le annienta.

Oltre a immaginarti un futuro roseo in modo da eliminare o ridurre notevolmente le tue preoccupazioni per l’avvenire, è bene anche reinterpretare in chiave positiva tutti gli eventi passati.

Sono proprio i brutti ricordi che hanno generato le credenze e abitudini negative, e sono la causa di tanti blocchi interiori, fobie e auto-sabotaggi.

come abbracciare le proprie paureFino a quando riterrai pericolose le paure non avrai mai il coraggio di affrontarle. In generale, devi accettare tutto ciò verso cui provi odio, tutto ciò che è oscuro, per potertene liberare.

Devi capire una buona volta che la vita è fatta di momenti belli e di momenti brutti, di cose piacevoli e di cose odiose.

E devi renderti conto che le paure sono anche utili perché ci fanno essere prudenti, quindi guai a non averne, guai a disprezzarle e odiarle.

Le paure sono un dono perché grazie a esse spesso abbiamo salva la vita.

Quando le temi più del necessario esse si rafforzano e creano un atteggiamento perenne di sfiducia e d’impotenza verso la vita che ti impedisce di vivere serenamente.

Come abbracciare le proprie paure

Se non avessimo paura di nulla saremmo temerari e prima o poi ci rimetteremmo le penne!

Al contrario, se le nostre paure sono esagerate, scompare il coraggio e la gioia di vivere e non riusciamo più a fare neanche un passo nella vita perché ci sentiamo insicuri e inadeguati.

In conclusione, fino a quando odierai e rifiuterai le tue paure anziché accettarle e apprezzarle come un dono, sarai sempre ossessionata da pensieri negativi e avrai dispiaceri di ogni genere.

E ne risentirà la tua salute…

Ti consiglio di guardare questo breve video che ti aprirà ulteriormente la mente e ti farai anche qualche risata: http://youtu.be/RUqJplXTtRY.

16 commenti su “Come abbracciare le proprie paure”

  1. Ottimo articolo.
    Io vengo da una lunga esperienza di attacchi di panico, paure e angoscie.
    E ho scoperto sulla mia pelle, che sono proprio i nostri GIUDIZI che ci ingabbiano.
    Ovvero avere quella visione dualistica di “buono-cattivo” “giusto-sbagliato”.
    Tutti quanti tendiamo a rifiutare ciò che reputiamo brutto, cattivo o pericoloso, invece di integrarlo e cosa più importante, non giudicarlo.

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  2. Caro Pasquale ciao,
    come sempre ho letto il tuo articolo ed i commenti dei lettori che contribuiscono fattivamente al contesto generale dell’argomento, noto quindi quanto importante sia ricevere frasi diverse che, sono come piccole luci che illuminano le sfaccettature, le piccole zone d’ombra che vengono alla luce una alla volta…ma spesso poi essa si riaffievolisce ed eccoci in un periodico ciclo ecc ecc l’analfabetismo di ritorno, interessante come si nota, alcuni di questi passaggi anche se scritti da persone non famose o titolate non significa che hanno meno valore anzi, il fatto di avere un nome o essere famosi non è sempre garanzia di alta qualità, in ognuno di noi se ricercato vi è anche un piccolo o grande scrittore, forse anche un pò poetico, sicuramente anche un’artista e molto altro ancora…in buona sostanza viviamo in un contesto dove la preoccupazione di procurarci il cibo per la nostra sopravvivenza sovrasta quasi tutte le nostre energie…assorbe tutte le nostre ore della giornata attiva, d’altra parte la notte è fatta per dormire…e quindi non possiamo dedicarci ad esplorare tutte le nostre potenzialità che forse sono veramente illimitate anche se, ognuno di noi ha differenti attitudini; un mio caro amico spesso afferma che, sotto alcuni punti di vista siamo ancora un pò ” uomini primitivi” …come darle torto…

    Poco ci sarebbe da aggiungere da parte mia che possa dare valore aggiunto oggi all’argomento, tuttavia posso considerare veramente importante cercare di essere autoironici in modo da stemperare le tensioni e riallacciandomi a quanto sopra, forse anche accontentarci di quanto necessario per la nostra sopravvivenza potrebbe essere un primo passo, anche se potrebbe sembrare utopistico, in altre parole c’è gente che non si accontenta mai di quello che ha e si dispera per cercare di aumentare sempre i propri guadagni, altri invece godono di quel poco che hanno vivendo molto più serenamente la propria vita…forse questi sorridono e come dice Giacomo meglio il sorriso…

    Potrebbe sembrare che questo discorso esce dal seminato ma, se riflettiamo molti dei nostri problemi derivano proprio dal fatto di essere ” drogati” dal lavoro, gente che potrebbe andare in pensione non vuole lasciare il proprio posto perchè oramai sono diventati come ergastolani che, se messi in libertà vorrebbero rientrare dove hanno amici..molti altri corrono corrono corrono…

    Quindi, come saggiamente spesso affermi,Il movimento stesso genera entusiasmo e contentezza e, non bisognerebbe mai stancarsi di ripeterlo, una sana abitudine di fare una adeguata attività fisica quotidiana è forse il primo comandamento e la base da rispettare per affrontare la nostra vita quotidiana, un successivo potrebbe essere di non affossarci troppo nel lavoro, ma sarebbe impossibile perchè se dobbiamo fare una moderata attività fisica quotidiana essa ci distacca dall’eccesso di lavoro e ne riceviamo in cambio il sorriso, potrebbe quindi scaturire lo spunto per gettare le basi per creare dieci comandamenti da affiancare ai più noti…onora il padre e la madre..cosa ne pensi ?
    Da cosa nasce cosa…Grazie ancora a tutti

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    • Caro Antonio,
      la luce sta in ogni persona, e per fortuna anche il buio. Se non ci fosse il buio come faresti a riconoscere la luce? Anzi più trovo buio nei commenti e più vedo luce e più mi illumino!

      Certo l’autoironia è saggezza, è liberazione, è completezza. E giustamente chi si contenta gode, ma nel vero senso della parola. Non esiste detto più svalutato di questo e, lupus in fabula, è nel nel letame la fertilità del terreno.

      I nostri problemi derivano da una sola cosa: perché non ancora abbiamo capito che sono le nostre paure, la nostra febbre, le nostra rabbia, ecc. la nostra salvezza! La rabbia ci protegge dagli abusi ma noi stupidamente ce ne vergogniamo: e più ci vergogniamo di non sapere domare la colera, più essa si ripresenta puntuale ad ogni circostanza. Le paure ci proteggono dai pericoli e siccome noi siamo così sciocchi da crederci paurosi, da non capire che è una grande fortuna essere paurosi, la paura insiste, diventa più forte e ci paralizza. La febbre serve a combattere i microbi, ma prendiamo gli antipiretici, gli antibiotici e l’organismo non si autoimmunizza più!

      Ti do un consiglio: quando qualcosa non ti piace, anziché lamentarti, criticare, giudicare e inveire, siine contento, sorridi, sii felice e soddisfatto. Ogni cosa serve, ogni cosa ha una funzione, ma siccome culturalmente la massa è ancora al medioevo, abbiamo paura di tutto, anche di ciò che ci salva la vita, anche di ciò che ci protegge….. Quando lo scopriamo è la resurrezione dei morti!

      La luce è nulla senza il buio. Soltanto la completezza ci assicura la felicità.

      1abbraccio

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  3. Grazie per l’articolo, come sempre molto interessante.
    A proposito di paure…in questi giorni sono “alle prese” con una paura,
    cioè quella di riuscire a conoscere una ragazza,che incontro ogni tanto quando vado a fare una corsetta/camminata lungomare, e che sembra mostrare un certo interesse…anche se dentro di me c’è la voglia di conoscerla ,in quanto sono da tempo “single”, e quindi alla ricerca, di affetto,di un anima gemella…
    In passato, ho avuto una storia con una ragazza,che amavo molto, durata un paio di anni,ma è finita ,come tante..male, forse anche per via del mio carattere un pò possessivo,….e dalla quale storia purtroppo ho avuto ripercussioni sul mio carattere, già sensibile, e sulla mia salute,sul lavoro,ecc…attraversando periodi di depressione,ansia,ecc…e diventando forse più insicuro…
    Credo che per natura l’uomo è portato a pensare sempre alle cose negative,ed è forse per questo che si ha paura di affrontare le cose…magari condizionato anche da “tristi” storie di amici o persone che sentiamo in giro, o che vediamo alla Tv tutti i giorni…

    Cercherò di prendere spunto dai tuoi articoli,anche se non sarà molto facile metterli in atto..

    Grazie per l’attenzione, rimango in attesa di una eventuale risposta.

    Cordiali saluti
    Luigi

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    • Caro Luigi,
      la paura nasce soltanto quando si tratta di affrontare qualcosa la prima volta: per es. conoscere una ragazza nuova, come nel tuo caso, è la prima volta che l’affronti e quindi è normale avere paura di essere respinto, di non sapere come comportarsi, di non sapere cosa fare. Se poi è la prima ragazza in assoluto è anche peggio. E’ ovvio che siccome la prima volta va male, chi non sa che la prima volta al 99 per cento va sempre male, a causa dell’inesperienza, si convince di non essere capace, di non essere all’altezza e crea così un brutto precedente per la seconda volta….
      Ma ora tu sai come stanno le cose. E sappi una cosa: ci sono passato anch’io….

      Devi anche sapere che la prima volta non solo il ragazzo è handicappato per forze di cose, ma lo è anche perché qualunque ragazza non dice mai subito si: se ti dicesse subito si perderebbe immediatamente valore ai tuoi occhi. Più ti dice no e più tu ti innamori e la metti su un piedistallo. Forse è il caso che ti leggi questo articolo: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/innamoramento-chimica-elettroni-reazioni-biochimiche-nell-amore.php. Non preoccuparti per la lunghezza e per le cose che eventualmente non capisci, ma leggilo fino in fondo. Diventerai un esperto…

      Quindi non è vero “che per natura l’uomo è portato a pensare sempre alle cose negative”! Liberati subito di questa credenza negativa, anzi nefasta! Se vuoi riuscire con una ragazza basta che tu le sorrida quando la incontri perché il sorriso la rassicura e la fa sentire bene, anzi al sorriso si risponde col sorriso… e si scambiano subito quattro chiacchiere. Il sorriso ti fa sentire più sicuro e scaccia la timidezza.

      Quanto poi al tuo carattere un po’ possessivo, questa espressione sta a significare tante cose: attaccato, sensibile, geloso, dominatore, insicuro…. insomma tutto ciò che fa naufragare una relazione che si basa sul rispetto reciproco e sull’amicizia. Quando affermi che sei un pochino possessivo, in realtà vuoi dire che lo sei più del necessario, ossia che sei poco gentile e poco premuroso, perché vuoi dominare, vuoi avere per forza ragione, e questa cosa preclude tutte le relazioni.

      Tornado al sorriso, penso che un atteggiamento di contentezza trasformerebbe a 360° la tua vita e mieteresti successi in tutti i campi.

      Tanti auguri!

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      • voglio citarti un passaggio di un brano dell’invervista di Oriana Fallaci a Indira Ghandi:

        Signora Ghandi, ha mai avuto rimpianti? ha mai avuto paura di cedere?

        No. Mai. La paura, ogni paura, è una perdita di tempo. Come i rimpianti. E tutto ciò che ho fatto io l’ho fatto perchè ho voluto farlo. Facendolo mi sono buttata a capofitto, credendoci sempre.

        un saluto a tutti, siate sereni, siate positivi, non ho mai visto nessuno fare qualcosa di buono col pessimismo.

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        • Ciao Giacomo, molto interessante. Credere in se stessi e buttarsi a capofitto porta sempre, o quasi sempre, al successo.

          Comunque non credo che la signora Ghandi avesse del tutto eliminate le paure,e quindi la prudenza, altrimenti buttandosi sempre a capofitto si sarebbe fatta male sicuramente almeno qualche volta, o più di una volta. Non conosco la sua vita e non posso dilungarmi.

          E’ vero quello che dici: “non ho mai visto nessuno fare qualcosa di buono col pessimismo”.

          1abbraccio

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  4. la paura ogni paura soventemente è una perdita di tempo, ringrazio pasquale sono anni che anch’io seguo e ho abbracciato l’amp grazie agli innumerevoli e validi autori al riguardo (tra cui ovviamente Pasquale), le regole sono semplici e fluide da considerare:

    1) buonuomore e cordialità
    2) gentilezza e complimenti
    3) alta considerazione di sè, sapendo in primis ridere di sè stessi
    4) accettare l’idea per chi come me ha combattuto e spesso in periodi alterni combatte con il doc del fatto che la mente è una cosa la realtà è un’altra, guadagnare sane abitudini sradica il doc e riesce a farci vedere la nostra mente e i suoi pensieri come dall’elicottero quindi con giudizio sereno possiamo troncarli nettamente sul nascere.
    5) cambiare si puo’ e si deve, state sereni.

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    • Giacomo, posso mandare i miei amici a lezione da te? Ormai tu le paure non solo le hai abbracciate, ma le hai integrate talmente bene che fanno l’amore con il coraggio. I miei più vivi complimenti.
      1abbraccio

      Rispondi
      • ciao Pasquale, voglio ribadire per chi ci legge quanto sia importante approfondire l’amp sfruttando gli autori in circolazione che contro tutti e tutto (il sistema prevaricante basato sulla paura) fanno quest’opera quasi da profeti, ti ringrazio per il lavoro che svolgi e trovo i tuoi ebook gradevoli e utilissimi, continuiamo tutti a lavorare in questa direzione.

        Tu dici di utilizzare i mantra, ed è utilissimo, è bello scolpire la mente con degli aforismi.

        Ve ne dico uno:

        “diffidate sempre da chi non sa sorridere”.

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        • Caro Giacomo,
          “Diffidate sempre di chi non sa sorridere”? In effetti sorridere è fondamentale per stare bene con se stessi e con gli altri, e quindi chi non sa sorridere è sicuramente svantaggiato, ma diffidare di chi non sa sorridere potrebbe essere un tantino eccessivo. Non ti pare?

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          • Nella mancanza di sorriso e nella mancanza di autoironia alberga il pessimismo, il catastrofismo e il disfattismo, il sorriso apre le porte e scatena le nostre energie migliori, una risata pulisce la mente come null’altro.

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  5. La mia più grande paura attualmente è quella di non riuscire a trovare un lavoro con uno stipendio dignitoso per riuscire a vivere e per poter continuare i miei studi.Mi sono dato da fare e dopo un periodo di caduta sono riuscito a ottenere un tirocinio in un grosso ente.

    A volte mi chiedo come sarà il mio futuro visto che sto cercando lavoro in un periodo veramente nero.Nel frattempo continuo a migliorare le mie conoscenze informatiche e linguistiche come meglio posso in modo da avere una chance in più.

    Per il resto altre seghe mentali non me le faccio.Oramai ho imparato la lezione perchè se comincio a pensare in negativo sono guai per la mia salute e non posso rischiare di perderla.Essere in salute e la più grande fortuna in questo mondo e spesso non ce ne rendiamo conto…fino a quando non capita l’imprevisto o la tragedia…

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    • Caro Romolo,
      sei sulla buona strada. Hai le idee chiare anche sulla salute per conservare la quale occorrono soltanto due cose: tanto movimento e un atteggiamento di gratitudine e di contentezza, come ben sai.

      Il movimento stesso genera entusiasmo e contentezza, mentre la vita sedentaria uccide in tutti i sensi. Continua nei tuoi progressi e ben presto arrivano anche i risultati.

      1abbraccio

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