Se t’impegni ti spetta sicuramente un premio
La vita è un premio e spetta solo a chi s’impegna a fondo
Se ti impegni c’è sempre un premio che ti spetta. Ma devi andare fino in fondo, devi essere costante e disciplinato.
È attraverso la riprova del premio che cresce anche la fiducia in te stesso: ti sei impegnato e il premio è arrivato. Sicuramente ci credevi poco all’inizio! Ora ci credi e sei più sicuro e più forte.
Se t’impegni ti spetta sicuramente un premio
Ma cosa succede se non ti impegni a fondo? Se non sei costante? Se non sei determinato a portare a termine il tuo compito? Ovvio, non riceverai alcun premio. Il premio andrà ai tuoi colleghi e amici che si sono impegnati. Il premio andrà a coloro che hanno rinunciato ai divertimenti e ai piaceri immediati. Il premio andrà a chi se lo merita. E tu ti roderai dall’invidia…
È questa l’essenza della vita: per riuscire devi impegnarti a fondo.
Per realizzare qualcosa, devi meritarla!
Se t’impegni ti spetta sicuramente un premio
Se sei scontento e insoddisfatto di te stesso è perché hai fatto scelte sbagliate. Hai preferito giocare? Sei scappato di fronte all’impegno e alla fatica?
Ecco perché non hai ancora raggiunto alcun traguardo!
Il traguardo si raggiunge soltanto impegnandosi, perseverando e rinunciando a parecchie cose.
Non si può avere tutto e subito, bisogna avere pazienza, impegnarsi, perseverare e aspettare.
Ma se t’impegni il premio è tuo! Nessuno potrà togliertelo perché hai acquisito tutti i crediti necessari.
Hai studiato, ti sei allenato e hai faticato. Ti sei appassionato al tuo compito.
Hai sviluppato e usato il tuo talento. Hai assunto un atteggiamento mentale positivo. Hai raggiunto le competenze necessarie e hai tutta l’esperienza e le abilità per essere qualcuno.
Tutto ha senso nella vita. La vita è giusta. La vita è una grande maestra.
I mali non vengono mai solo per nuocere, almeno nel medio-lungo periodo. Dal male nasce il bene…
La vita è un premio e spetta solo a chi s’impegna a fondo e fa le scelte migliori.
[…] Il premio va sempre a chi si impegna a fondo ed è paziente, determinato, resiliente e si prepara meglio degli altri. Niente arriva subito! Chi si accontenta gode perché sa aspettare il suo momento. Certo, ci sono anche i figli dei potenti che si appropriano dei posti migliori, ma se non sono all’altezza del compito, ne pagano le conseguenze. […]
Salve.
Leggo spesso i suoi articoli perché emanano molta positività, quella di cui hanno bisogno un pó tutti. Però , avrei due domande: Lei si è trovato a vivere situazioni estremamente spiacevoli , dalle quali impossibile fuggire, come malattie oppure cambiamenti molto forti e che scombussolano ? Lo chiedo per comprendere cosa l’ha motivata a scrivere articoli così pieni di passione e voglia di vivere.
Seconda domanda : ci sono persone che nascono privilegiate in tutto , altre meno.il punto è questo , perché una persona non riesce a reagire rispetto all’altra? Mi spiego, io ho un problema di salute molto debilitante che mi costringe a stare spesso a letto e da quando ho questo problema anche la mente ne risente con paure e forti insicurezze, attacchi d’ansia. Tanto che da sola uscire ormai mi è impossibile visto che non mi fido più del mio corpo e della mia mente. Ora, perché nonostante io provi e riprovi a reagire uscendo, sforzandomi di fare cose fisicamente anche quando sto veramente male, alla fine lo sconforto e l’ansia persistono?
Insomma, volere non è sempre potere?
Gentile Carla,
la domanda giusta da farmi è: perché alcune persone riescono ad affrontare la vita con ottimismo e fiducia anche di fronte alle difficoltà, mentre altre soccombono facilmente all’ansia, alle paure e all’insicurezza?
Dal 20 aprile c.a. sto combattendo contro un linfoma maligno non Odgking e il 3 giugno ho fatto la terza chemio, ma deve credermi se le dico che il cancro non ha scalfito la fiducia in me stesso e la serenità, anzi sto avendo nuove ispirazioni e soddisfazioni. Manco a farlo apposta, il mio successo editoriale è coinciso proprio con il mio problema di salute.
La mia convinzione di base è che i mali non vengono per nuocere, ma per farci crescere e migliorare. Ciò mi spinge a trovare sempre la risposta ad ogni problema. Se non hai successo è perché non sei maturo al punto giusto. Se soffri è perché non sai trasformare le tue emozioni negative in positive. Se sei infelice, è perché hai pensieri e credenze negative che annientano i tuoi sforzi.
Potrebbe chiedermi, come spiego il linfoma maligno e il successo come scrittore? La risposta è semplice: come scrittore sto avendo successo perché, grazie al mio impegno e alla costanza, ho raggiunto “finalmente” un livello superiore di consapevolezza e credibilità. Invece, il problema di salute è stato causato da vecchie abitudini alimentari balorde e scriteriate. C’è sempre una spiegazione a tutto.
E allora cosa ho fatto per rimediare ai miei problemi di salute? Innanzitutto mi sono aggiornato leggendo libri ed ebook molto interessanti e specifici, scoprendo tra l’altro il miracolo del “Ph alcalino”. Per combattere l’eccessiva acidità e l’avvelenamento del sangue causato dalle chemio, appena mi sveglio bevo, tutti i giorni, da 1/2 litro a 1 litro di acqua tiepida con tre limoni con un po’ di bicarbonato di sodio. Verso le 11,00 del mattino, oppure nel pomeriggio, bevo da 1 a 2 bicchieri di “estratti vegetali freschi”, preparati da me, che sono il non plus ultra in fatto di vitamine, enzimi, sali minerali, clorofilla, antiossidanti, fibre, ecc… Ho scoperto anche l’energia vitale miracolosa degli omega 3 racchiusa nei semi, in tutti i semi. Pensa che da un seme di noce nasce una pianta altissima, quindi un seme contiene ogni ben di dio in fatto di salute. Le noci sono il toccasana contro la stitichezza, e non solo. Naturalmente ho eliminato del tutto zucchero bianco e dolci, di cui sono sempre stato ghiotto. Ho capito che le cose amare fanno bene, mentre le cose dolci fanno male… Grazie al nuovo regime alimentare, non ho avuto problemi di stitichezza, nonostante le chemio, né di nausea. Forse la causa del linfoma è legata proprio alla stitichezza -leggi avvelenamento intestinale- di cui soffrivo in maniera ricorrente. Senza il linfoma non avrei compreso la gravità di questa banale malattia. Faccio anche attività fisica moderata e potrei dire che sono già guarito del tutto. Ovviamente non ho mai abbandonato la lettura di libri, né la scrittura che rappresentano i miei hobby preferiti.
I suoi problemi sono causati probabilmente da istruzione insufficiente e non bene canalizata. Se non sai cosa fare in certe situazioni, ti muovi a casaccio e i risultati non arrivano nonostante l’eventuale preparazione, impegno e determinazione e si è presi inevitabilmente dallo sconforto e dalla rabbia.
C’è sempre rimedio a tutto.
Grazie per le domande.
Salve , grazie per la risposta.
Beh io da 1 anno ho eliminato tutti gli alimenti che dice e la carne la mangio una volta a settimana. Purtroppo non faccio sport per ovvie ragioni visto che è compromessa la colonna . Anche il mio è un tumore. Solo che ho 23 anni. E lotto già da anni. Sinceramente non riesco ad avere questa positività perché la vita dovrei viverla adesso ed invece mi sfiora appena.
Ammiro la sua positività , anche io mi sono informata su tutte le cose di cui parla quindi sono bene istruita. Ma quando in giovane età si deve già rinunciare a così tanto il discorso è molto diverso… Ed inizia la rabbia.
Carla, sapere non basta, bisogna anche fare, agire, buttarsi, credere che le cose possono cambiare.
Beva gli estratti vegetali freschi, mangi semi di ogni genere a cominciare dal sesamo, al girasole, alla zucca, al lino, al cacao, e naturalmente mandorle e noci….. e beva succo di limone tutti i giorni. La sua vita rinascerà, ma bisogna anche CREDERE!
Pasquale ti auguro di cuore tutto il bene possibile e che la tua salute migliori sempre di più!!
Come ci hai insegnato la paura nasce dal non sapere come affrontare un pericolo.Bisogna sempre informarsi anzichè farsi sopraffare dalla disperazione e dalla paura.
L’ho sperimentato anche io che l’ignoranza e la paura ci fanno commettere errori madornali oltre a darci credenze limitanti.
Mi ricordo che mio zio quando era in vita nonostante fosse tetraplegico aveva una grandissima voglia di vivere e faceva di tutto per migliorare la sua salute leggendo libri di medicina e ricerche varie per riprendere a camminare.Era spinto dall’amore della sorella e del nipote.
L’amore dei propri cari da una motivazione molto importante e sono sicuro che anche loro ti stanno aiutando in questo momento.
Anche per me i dolci sono stati una condanna! Ehh maledetto eccesso!
Saluti di cuore!
Ciao Romolo, grazie. Ti assicuro che anch’io provo stima e amicizia x te.
Pasquale sempre molto interessanti i tuoi articoli. Ti descrivo un mio pensiero:”Io penso continuamente alla sofferenza degli animali, nei laboratori, negli allevamenti e nei macelli…questo pensiero è così centrale che mi condiziona e mi rende sempre triste”. Aspetto una tua gentile risposta, ciao.
Luigi, le tue emozioni sono causate dai tuoi pensieri. Poiché pensi che
gli animali soffrano e siccome non puoi fare assolutamente nulla, provi emozioni negative come la paurA, la rabbia, il risentimento e ti senti male, anche frustrato.
Dipende solo da te se continuare ad avere gli stessi pensieri… Oppure accettare la realtà che non puoi cambiare e avere finalmente pensieri Diversi!
Troppo semplicistico dire cosa pensare…credo abbia un forte significato inconscio tale compassione….
Hai perfettamente ragione, Luigi: non è semplice scegliere cosa pensare perché ci vuole una mente forte. Ed è anche vera la seconda parte della tua frase: la tua compassione per gli animali nasce nel profondo. Fatto è che i tuoi pensieri ed emozioni sono inconsci, ossia non consapevoli.
Per pensare in maniera meno irrazionale -è questo il vero significato di pensieri inconsci- e non farti giocare brutti tiri come la tristezza ed altre emozioni negative, devi accrescere la tua consapevolezza. Purtroppo, l’ignoranza e l’inconsapevolezza alimentano le paure e quindi anche la rabbia a causa delle ingiustizie, o che noi riteniamo tali.
Ma a parte la consapevolezza, io penso che tu ti senta triste soprattutto perché non puoi fare nulla per cambiare in meglio il destino dei tuoi protetti ai quali sei un po’ “troppo” attaccato. In poche parole, è il tuo amore inconscio per gli animali che ti fa stare male.
Con ciò non voglio dire che è sbagliato amare gli animali, voglio soltanto dire che l’amore esagerato ci rende vulnerabili anche perché ci vuole molto coraggio ad abbracciare una causa come la difesa degli animali che non è condivisa dalla maggioranza delle persone. (Luigi, posso sapere quanti anni hai?)

Ciao
Ciao Pasquale, ho 56 anni e questa mia sensibilitá mi fa soffrire ma mi piace e mi ha spinto a cambiare lavoro…quello che facevo non mi piaceva….adesso aiuto gli altri…ho capito bene quanto intendi per inconsapevolezza, ma cosa intendi per ignoranza? Grazie Luigi
Caro Luigi, mi chiedi cos’è l’ignoranza? Tutti sanno cos’è l’ignoranza. Lo sanno anche e persino i professori universitari. Siamo tutti ignoranti. Ovviamente chi più e chi meno.
Caro Pasquale buongiorno,
ottimo articolo come sempre.
Faccio parte delle persone che hanno avuto difficoltà di vario genere nella vita, ma poi poco alla volta si riesce a superarle…sto imparando che ad ogni nuovo giorno…bisogna avere la forza di fare un grosso sorriso allo specchio ogni mattina come dire…” bene, inizia un nuovo giorno…cerchiamo di cominciarlo nel verso giusto ! ”
Le difficoltà che incontriamo nella vita di tutti i giorni sono tante, alcuni hanno le spalle per sopportarle altri invece – per una serie infinita di ragioni – accusano i colpi e molti soccombono; la fortuna di incontrare persone giuste che danno consigli e quindi ti aiutano ha un valore inestimabile, spesso gli altri sono la causa dei nostri malesseri ma spesso gli altri sono anche coloro che ci aiutano…in questo caso i consigli forniti da Pasquale sono straordinari e ci collocano ad un livello superiore rispetto a coloro che non li ricevono, sebbene non sono tutti ad averne bisogno.
Per quanto concerne all’impegno ed al premio è sicuramente vero, anche se non si ha l’impressione di ottenere ” questo premio ” esso arriva spesso sotto altre forme.
Dovremmo essere in grado di pianificare i nostri impegni valutando la reale possibilità di realizzazione, cioè se abbiamo i cassetti pieni di idee ma contemporaneamente siamo impegnati nel lavoro per circa 12 ore al giorno…è evidente che non riusciremo a realizzare tutto quanto desideriamo, dobbiamo necessariamente stabilire delle priorità … questo comporterà l’abbandono di molte cose…poi altre ne arriveranno che si sovrapporranno…una fredda e lucida scelta delle cose da fare però porta ad essere troppo ” assolutisti ” …quando ( a mio parere ) l’insieme della vita quotidiana è un sottile equilibrio di scelte … cioè bisogna essere un po’ temerari ma anche un po’ timorosi, un po’ di altruismo ma anche un po’ di egoismo… e così di seguito per tutto il resto
Un caro saluto a tutti
Carissimo Antonio, certo, quando ci scegliamo un compito, un obiettivo, dobbiamo anche andare avanti, impegnarci a fondo per portarlo a termine e restare focalizzati su di esso in modo da evitare distrazioni e non disperdere le nostre energie in mille cose.
Ciao Pasquale! Bellissimi articoli…
ma cosa fare quando lungo il cammino manca la grinta? Sono sempre stato ciò che dici, grintoso, determinato, ho scelto sempre la strada più lunga ed ho avuto sempre gratificazioni per questo. Ma da un anno a questa parte sono scarico… ho cominciato a mollare, l’ansia mi ha assalito per ogni piccola sciocchezza senza alcun motivo per cose che prima facevo naturalmente e con piacere… Purtroppo mi sono un po’ disilluso ed adesso mi sembra che lo scoglio più grande per vincere nella vita sono proprio io! Prima facevo dei problemi il materiale su cui lavorare… adesso sono io che mi limito, sto perdendo così autostima e sicurezza. Come se mi fossi rivolto a me stesso anziché al mondo esterno, con grande sofferenza che ne consegue… Ho provato a rispondere alle assurde domande che propina la mente e sono andato in Tilt, anziché lasciar scorrere.
Cosa puoi suggerirmi per darmi la “scossa”, per farmi ritrovare forza e coraggio? Per spazzare via l’inutile ansia?
Grazie
Leo, la scossa arriva soltanto perseverando!
E’ del tutto normale perdere colpi durante il processo di crescita, sentirsi giù di morale, e vedere vacillare la propria fiducia e autostima. La vita è fatta sempre di alti e bassi per tutti. Quindi credi di più in te stesso: è normale tutto ciò che ti succede.
Quando frequentavo la Facoltà di Agraria a Portici, quasi 50 anni fa…, di crisi di identità ne ebbi parecchie. I libri che leggevo -soprattutto la prima volta- mi sembravano troppo difficili per me, temevo di non essere all’altezza. Non ti nascondo che più volte ho creduto di dover smettere di perdere tempo e di far spendere inutilmente soldi a mio padre. Ma dopo un paio di giorni di smarrimento, la crisi cominciava a passare e, anche se di malavoglia, riprendevo a studiare. Fino alla prossima crisi. Ma intanto miglioravo e comprendevo. Per non farla troppo lunga, al primo esame, botanica generale con la Mezzetti, uno spauracchio per tutti, presi 30, e al secondo esame, matematica, presi 27. Poi mi sono laureato con 110.
Solo attraverso piccoli successi cresce la fiducia in te stesso. Non esistono altri mezzi per sentirti più sicuro. Ecco perché per avere il premio devi metterti in gioco, impegnarti ed essere costante e disciplinato, rialzandoti dopo ogni “inevitabile” crisi.
Posso aggiungere che se vuoi diventare qualcuno, devi accettare lo stress iniziale di ogni attività nuova, ciò perchè sono pochi quelli che scelgono o accettano le cose difficili e sanno stringere i denti di fronte alle difficoltà che, ripeto, sono sempre e soprattutto all’inizio.
Fa’ tesoro delle cose che ti ho detto.
“Quando frequentavo la Facoltà di Agraria a Portici, oltre 50 anni fa…, di crisi di identità ne avevo parecchie. I libri che leggevo -soprattutto la prima volta- mi sembravano troppo difficili per me, temevo di non essere all’altezza. Non ti nascondo che più volte ho creduto di dover smettere di perdere tempo e di far spendere inutilmente soldi a mio padre. Ma dopo un paio di giorni di smarrimento, la crisi cominciava a passare e, anche se di malavoglia, riprendevo a studiare. Fino alla prossima crisi. Ma intanto miglioravo e comprendevo. Per non farla troppo lunga, al primo esame,botanica generale con la Mezzetti, uno spauracchio per tutti, presi 30 e al secondo esame, imatematica, 27. Poi mi sono laureato con 110.”
Pasquale ti ringrazio per questa tua testimonianza che mostra il tuo lato umano.Considero le persone che aiutano il prossimo di un valore inestimabile.
Quando nel 2002 scelsi la facoltà di ingegneria presso una università romana dopo 12 esami mi scontrai con fondamenti di informatica e fisica generale 2 e qui abbandonai.
All’epoca purtroppo avevo un altra testa e invece di scegliere una facoltà in base ai miei veri interessi e passioni l’ho scelta dando retta ai miei capricci,ai nervi,perchè ero incazzato con il mondo intero,perchè volevo a tutti costi trovare qualcosa che esaltasse la mia intelligenza…Insomma non ho valutato i miei limiti.E purtroppo se non valuti i tuoi limiti solo una batosta può fartelo capire.
C’è gente che dice che una laurea non serve a niente.Per me rappresenta invece una possibilità in più.E più possibilità hai e meglio è.
Attualmente coltivo la programmazione per interesse personale e tra non molto seguirò un corso in grado di darmi una qualifica professionale in modo da inserirmi con più facilità nel mondo del lavoro.
Questa è una carta importante assieme allo studio della lingua inglese che coltivo.
Ciao Pasquale.
Ciao Romolo, una persona vale per quello che sa fare e per l’impegno e la determinazione che ci mette, ma sono importanti soprattutto la sua umanità e il suo equilibrio interiore.
Gli errori li commettiamo tutti, ma sono proprio gli errori che ci porteranno lontano. Più fai, più interessi hai e prima arriveranno i frutti.
Bellissimo articolo ha sintetizzato il senso della vita.Ho sempre immaginato la nostra vita come il percorso di un’ atleta , camminare costantemente per raggiungere il traguardo .Ovvio durante il percorso si ci lascia prendere dallo sconforto , dalla fatica e alle volte i problemi sembrano rocce lungo il percorso .Quindi lei ce lo insegna bisogna porsi degli obbiettivi e faticare per raggiungerli .nulla è impossibile! Poi ho lfocalizzato l’ attenzione sui talenti che sono stati donati ad ognuno di noi , e alle volte si spreca una vita pensando di non averne perché siamo così distratti, cosi superficiali nei confronti di noi stessi che non riusciamo né a riconoscerli né a sfruttarli al meglio! Complimenti ..i suoi scritti sono sempre uno spunto per riflettere e mettersi in discussione !un saluto .
Cara Antonella, secondo me, acquisisre la fiducia in se stessi è il punto di partenza e di arrivo per ogni traguardo. E la fiducia in se stessi si conquista strada facendo.

Unabbraccio
Ciao Pasquale.
Ci sono ancora delle cose che devo migliorare di me stesso.Tuttavia da quando sto allenando le seguenti qualità:
1)Azione.
2)Perseveranza.
3)Coraggio.
4)Volontà.
5)Sostegno
ho notato che la mia resistenza alla fatica si sta incrementando in modo graduale.
Una volta che ti sei abituato alla fatica perdi anche quel brutto vizio di lamentarti di continuo e la parola sfortuna perde di significato.
Più continuo questo viaggio di cambiamento più mi rendo conto di quanto la pigrizia e l’ignoranza siano la causa di molte sconfitte.
Guarda non mi sento ancora pronto per un grande successo tuttavia mi sento a un livello più alto rispetto ad altre persone che sto conoscendo ora. Ciò mi rende felice.
Inoltre ho intrapreso delle scelte che potranno dare una svolta rilevante per la mia formazione e per la mia vita professionale.Ma non voglio aggiungere altro:continuo a lavorare.
Vediamo dove arrivo…
Ma rispetto al passato è proprio un’altra cosa!
Romolo, sono molto felice per te. Nell’elenco mancano solo due cose: la pazienza e saper aspettare.
ungrande abbraccio

Ti ringrazio Pasquale! E infatti è verissimo! Bisogna anche imparare a essere pazienti con se stessi.Probabilmente un grosso successo potrebbe arrivare tra 10 o 20 anni chissà.L’importante è lavorare.
In particolare non voglio più fare scelte senza senso o mosse da capricci o condizionamenti altrui…
Se non hai autocontrollo non puoi perseverare e molli alla prima difficoltà.
Romolo, il successo arriva strada facendo, e non è tanto il raggiungimento del traguardo tanto desiderato, quanto diventare più sicuri di sé e più convinti in modo da essere in grado di affontare qualunque ostacolo o imprevisto. Irrobustisci le tue spalle e i successi verranno da soli…