MECCANISMO DELLE EMOZIONI

MECCANISMO DELLE EMOZIONI 

LE EMOZIONI SONO LA REAZIONE DEL CUORE AI NOSTRI PENSIERI

LA CONNESSIONE TRA MENTE E CORPO

 

Meccanismo delle emozioni.

In breve: ogni pensiero attiva un ormone specifico che modifica allo stesso tempo la frequenza e la gittata del cuore ed il ritmo del respiro.

Le emozioni sono appunto la reazione o risposta fisiologica del cuore ai nostri pensieri.

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RABBIA E TACHICARDIA

rabbia e tachicarsia

RABBIA E TACHICARDIA

Anche la tachicardia è la risposta del cuore di una persona che si sente trascurata, ferita, offesa! Di una persona che si trova in un vicolo cieco: non sa cosa fare, non sa cosa è giusto fare. 

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COME RAGGIUNGERE LA PIENA CONSAPEVOLEZZA (1)

COME RAGGIUNGERE LA PIENA CONSAPEVOLEZZA (1)

come raggiungere la piena consapevolezza (1)LA METAFORA DEL BICCHIERE MEZZO PIENO

LA TEORIA DEI PICCOLI PASSI

MA COS’È LA CONSAPEVOLEZZA?

 Come raggiungere la piena consapevolezza (1)

1. LA METAFORA DEL BICCHIERE MEZZO PIENO

Come raggiungere la piena consapevolezza (1) 

Volersi bene è una prerogativa irrinunciabile altrimenti il mondo ci crolla addosso!

Per volersi bene e conseguire la consapevolezza, è bene abituarsi a vedere il bicchiere mezzo pieno.

Importantissimo: vedere il bicchiere mezzo pieno è diverso sia dal vederlo mezzo vuoto, sia dal vederlo pieno. Fuor di metafora, vedere il bicchiere mezzo pieno ci salva sia dal pessimismo, sia dall’ottimismo ingenuo o esagerato.

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Come avere una mente lucida

OCOME AVERE UNA MENTE LUCIDA 

I pensieri sono come le nuvole in cielo.

Troppe nuvole oscurano il cielo e troppi pensieri oscurano la mente.

I pensieri si possono paragonare alle nuvole in cielo. Infatti le nuvole oscurano il cielo, mentre i pensieri oscurano la mente, cioè causano confusione.
Per avere un cielo limpido non ci devono essere nuvole; e per avere una mente lucida occorre sgombrarla dai pensieri. E cioè occorre fare in modo che la mente smetta di produrre pensieri.
È la mente conscia o coscienza che produce i pensieri e lo fa quando stiamo senza fare niente. Ma quando siamo occupati a fare qualcosa, la mente conscia o consapevole non può produrre pensieri perché è occupata – concentrata – assieme alla mente inconscia in ciò che stiamo facendo.
La mente conscia può fare una cosa sola alla volta. Se produce i pensieri non può fare altro. Se fa qualcosa di diverso, per esempio è concentrata, non può produrre pensieri. Il multitasking non è il suo forte, anzi la manda in confusione: infatti, è una prerogativa esclusiva del subconscio. Anche la fretta la mette in tilt.
Per avere una mente conscia lucida e serena, come pure recuperare la lucidità mentale, occorre smettere di oziare, e quindi di pensare, facendo qualche attività che richieda un minimo di attenzione. Per esempio la meditazione: concentrandosi sul respiro lento e profondo si ottiene la calma che è la base della lucidità mentale e della serenità, cioè chiarezza interiore. Dunque non resta che allenarsi!
Cosa succede quando le due menti sono impegnate insieme a fare qualcosa? Succede che la mente conscia e quella inconscia sono entrambe concentrate, vale a dire che i due emisferi cerebrali sono in simbiosi e si verificano le intuizioni.
Da ciò ho dedotto che soltanto l’emisfero sinistro, cioè la coscienza, produce i pensieri, mentre l’emisfero destro, cioè l’inconscio o subconscio, non produce pensieri. Non a caso la funzione del linguaggio dei destrimani viene attribuita  all’emisfero sinistro.
Il subconscio non può produrre pensieri perché non li comprende, ma attraverso il Sistema Nervoso Autonomo attiva gli ormoni specifici che arrivano al cuore tramite il circolo sanguigno e generano le emozioni.

 

La teoria dei tre cervelli ha fatto il suo tempo

LA TEORIA DEI TRE CERVELLI  DI MAC LEAN HA FATTO IL SUO TEMPO

LA COSCIENZA È UN ACCUMULO COERENTE E SEMPRE PIÙ SOFISTICATO DI CIRCUITI NEUROLOGICI

 Penso che la suggestiva teoria dei tre cervelli di Mac Lean (1984) abbia ormai fatto il suo tempo.

Fino a prova contraria nella nostra scatola cranica c’è un solo cervello diviso in due emisferi opposti e complementari. L’emisfero sinistro corrisponde alla mente conscia o Coscienza e quello destro alla mente inconscia o Inconscio (o Subconscio), in quasi perenne contrasto tra loro, pur essendo complementari.

I due emisferi sono l’espressione di istanze opposte e complementari che devono integrarsi per funzionare alla perfezione.

Gli stessi pensieri provenienti dalla mente consapevole sono spesso in contrasto fra loro e causano dubbi, incertezze ed il chiacchiericcio della nostra mente.

Tutti i problemi partono proprio dai pensieri che si trasformano in emozioni nel cuore e poi in sensazioni che mettono in azione la parte o le parti del corpo dove erano diretti i pensieri stessi.

Senza sensazione non c’è azione e neanche risultato e il corpo obbedisce all’istinto di conservazione. (P. Foglia -Vuoi la felicità? Eccola – Aurea nox, 2022).

Infatti, mente e corpo hanno linguaggi diversi, rispettivamente pensieri e sensazioni, e pertanto non si capiscono. La funzione delle emozioni è primariamente quella di collegare la mente al corpo tramite il cuore. 

L’emisfero destro corrisponde al cervello emotivo, che ha anche le funzioni che Mac Lean attribuisce al cervello rettiliano. Infatti la percezione di pericolo e di sicurezza è una prerogativa del SNA che fa parte del cervello emotivo. E non a caso l’inconscio, cioè l’emisfero destro, è assai più potente dell’emisfero sinistro.

È risaputo che in caso di pericolo, il sistema nervoso simpatico blocca il nervo vago e il cuore, che normalmente batte a 60-80 battiti al minuto, entra in agitazione per aumentare la sua gittata e far fronte alla necessità di maggiori energie.

L’emisfero sinistro, invece, cioè la coscienza, corrisponde al cervello cognitivo che è in perenne evoluzione, grazie al continuo apporto e all’implementazione dei circuiti neurologici che collegano i due emisferi cerebrali e che rappresentano le nostre conoscenze, esperienze, abilità e resilienza acquisite.

Più circuiti neurologici abbiamo, più aumentano le nostre performance. La coscienza o consapevolezza è un accumulo coerente e sempre più sofisticato di circuiti neurologici. 

 

 

 

 

 

 

PUNTI FORTI DI “VUOI LA FELICITÀ? ECCOLA!”

PUNTI FORTI DI “VUOI LA FELICITA’? ECCOLA!”

MECCANISMO DELLE EMOZIONI E SENSAZIONI

IN MEDIO STAT VIRTUS!

 RIMOZIONI = INFELICITÀ

I PUNTI FORTI E IMPORTANTI DEL SAGGIO:
“VUOI LA FELICITA’? ECCOLA! – Un autore italiano svela il meccanismo di tutte le emozioni”. Aurea Nox, 2022.
1-
La felicità è strettamente legata alle emozioni ed è d’altra parte essa stessa un’emozione. Ecco il perché del titolo e del sottotitolo del saggio in cui illustro minuziosamente non solo il meccanismo delle emozioni, ma anche quello delle sensazioni che ad esse fanno seguito.
2-
Mente e corpo hanno linguaggi diversi, rispettivamente pensieri e sensazioni, perciò non si capiscono. Ecco l’importanza delle emozioni che fanno da tramite tra la mente e i suoi pensieri, e il cuore che è la parte più importante del corpo.
I pensieri, grazie agli ormoni che sono specifici per ogni tipo di pensiero, diventano emozioni nel cuore e sensazioni o stimoli nelle parti del corpo interessate dai pensieri stessi.
Il nostro corpo non si muove senza lo stimolo della sensazione che consegue all’emozione. Potremmo quindi dire che le sensazioni hanno la stessa importanza delle emozioni da cui derivano!
3-
Ho messo in risalto l’enorme importanza dei nostri pensieri spiegando “che essi hanno già in sé l’emozione corrispondente”.
Infatti, dando un nome ai nostri pensieri – per esempio pensieri di paura – conosciamo anche l’emozione che prende lo stesso nome dei pensieri. A questo punto diventa evidente che la gestione delle emozioni è efficace soltanto se si interviene a monte delle emozioni stesse, cioè intervenendo sui pensieri: l’intelligenza emotiva si basa sul cambiamento dei nostri pensieri!
4-
Ho dimostrato dunque ciò che hanno da sempre sostenuto empiricamente i grandi pensatori: i nostri pensieri sono già azioni. Il processo parte dai pensieri che diventano emozioni nel cuore, poi sensazioni nelle parti del corpo interessate, per esempio nelle gambe che ci consentono di scappare davanti un pericolo o alle braccia per far valere le nostre ragioni, ecc.
I pensieri di paura, per esempio, si trasformano ad opera di un ormone specifico, l’adrenalina, che è appunto l’ormone della paura, nell’emozione omonima, mentre i pensieri allegri si trasformano nell’emozione della gioia grazie ad una scarica di serotonina, che è l’ormone della felicità.
In caso di pericolo abbiamo pensieri di paura, per cui il ramo simpatico del sistema nervoso autonomo causa una scarica di adrenalina e cortisolo nel sangue e ciò causa l’agitazione del cuore: ed ecco l’emozione della paura. Il cuore invia subito un surplus “temporaneo” di sangue alle gambe per fuggire a tutta velocità se è necessario fuggire, oppure alle braccia nel caso in cui la persona deve affrontare il nemico. Il surplus di sangue viene sottratto agli organi al momento inattivi e dà luogo alla sensazione in una precisa parte del corpo che si mette in azione.
5-
Nel caso di eccitazione erotica causata dal testosterone, l’ormone del sesso, il surplus temporaneo di sangue viene inviato ai corpi cavernosi del pene che da floscio diventa duro, e alla vagina che si lubrifica e diventa ricettiva alla penetrazione.
6-
Sono stato anche il primo autore a introdurre le emozioni neutre estrapolandole da quelle positive!
Le emozioni neutre, come ad esempio la calma, la pace e la pazienza sono le più gradite al cuore in quanto assicurano la regolarità del flusso sanguigno. Esse presuppongono l’equilibrio tra i due rami del SNA, il simpatico e il parasimpatico. Questa condizione è generata dall’attenzione consapevole, l’abilità per eccellenza, che crea coerenza tra mente e cuore.
7-
Quindi le emozioni neutre si verificano quando la mente è nel presente grazie all’attenzione consapevole, mentre le emozioni positive si verificano quando la mente è nel futuro, e quelle negative quando la mente è nel passato. Ovviamente, quando la mente è nel passato prevalgono i brutti ricordi e si hanno pensieri negativi che attivano il ramo simpatico del SNA; e quando la mente è nel futuro prevalgono i pensieri positivi che attivano il rampo parasimpatico, purché il passato non sia troppo forte e invadente. Quando invece la mente è nel presente grazie all’attenzione consapevole, prevalgono i pensieri neutri.
8-
Ho messo in risalto l’importanza della citazione IN MEDIO STAT VIRTUS che ci invita a stare lontano dagli eccessi! Avendo individuato molte analogie pratiche importantissime, ho dedotto che questa citazione rappresenta il principio universale della natura o principio del bene e del male.
9-
Gli eccessi sono la causa del distress o stress negativo e corrispondono al troppo e al troppo poco di ogni cosa, mentre la virtù corrisponde al loro valore medio. Il valore medio neutralizza la negatività dei due poli opposti trasformando il male in bene. Il bene deriva dunque dalla neutralizzazione del male, cioè dalla eliminazione della dualità.
10-
Le emozioni neutre coincidono con la via di mezzo.
Come è noto, la quantità media di denaro contrassegna il ceto medio! Miliardari e barboni sono quasi sempre molto infelici e stressati! C’è chi sostiene che i miliardari odiano l’umanità perché nonostante le loro immense ricchezze non sono per niente felici! Purtroppo i miliardari sono diventati troppi perché sono presenti abbondantemente in tutte le nazioni, comprese Russia e Cina già patrie del comunismo. Pertanto il ceto medio è stato fagocitato e il mondo è sottosopra a causa della corruzione dilagante.
11-
Ci sono molte prove che dimostrano che la parte sana e più abbondante di ogni cosa sta sempre al centro. La prova più importante è sicuramente rappresentata dai valori sani delle analisi del sangue e della pressione arteriosa che si attestano al centro, mentre i valori non sani sono quelli alti e cioè al disopra del limite empirico superiore e quelli bassi che sono al disotto del limite empirico inferiore.
12-
Infine ho messo in risalto nel saggio che l’infelicità è causata dalle rimozioni inconsce dei cosiddetti poli negativi o spregevoli – come per esempio l’odio – perché impediscono l’integrazione tra i due poli antagonisti della dualità e la loro reciproca neutralizzazione. È risaputo, infatti, che un amore eccessivo o passionale è malato e pericoloso quanto l’odio stesso. La più grande verità è che noi soffriamo sia a causa dell’amore, sia a causa dell’odio! Non può essere diversamente perché la dualità non integrata a causa delle rimozioni causa l’ambivalenza, per cui si passa facilmente dalla gioia al dolore e dalla vittoria alla sconfitta.
13-
I bambini rimuovono la spontaneità, come a dire il coraggio e l’intraprendenza per non perdere l’amore delle persone che li accudiscono. Ma una volta diventati grandi, se non abbiamo almeno un pizzico di coraggio, il successo ce lo sogniamo!
14-
Ecco perché il titolo del libro “VUOI LA FELICITA’? ECCOLA!” è azzeccato, non perché la felicità sia facile da conseguire, ma perché ci sono molti fattori umani e culturali, come le emozioni trattate ampiamente nel saggio e le abitudini obsolete che causano comportamenti inadeguati dovuti proprio alle precoci rimozioni dell’infanzia.
15-
Le rimozioni sono un meccanismo psichico grazie al quale la nostra coscienza allontana da sé rimandandoli nell’inconscio tutti gli eventi, i pensieri e i ricordi inaccettabili.
Sono proprio le rimozioni la principale causa dell’infelicità perché impediscono la neutralizzazione della dualità e del male!

Consapevolezza e inconsapevolezza

CONSAPEVOLEZZA E INCONSAPEVOLEZZA

una capra salta dall’altra parte di un burrone.

 Non è la coscienza che spinge la capra a fare il salto, ma il suo inconscio e cioè il suo istinto che non conosce il pericolo. 

Inconscio e istinto che abbiamo anche noi, ma noi siamo fregati dalla nostra parte razionale, cioè dalla nostra coscienza che vede soltanto pericoli…

Bambini e adolescenti non vedono i pericoli perché hanno la coscienza ancora poco sviluppata.

 

Ettore D’Antonio esattamente. Però agire d’istinto è sicuramente più sicuro.
Ecco perché la consapevolezza che nasce dalla coscienza che è anche la ragione, non deve essere osannata. L’inconsapevolezza o incoscienza o istinto svolge anch’essa un compito meraviglioso: ci fa osare, ci dà il coraggio.
E a questo punto emerge chiaramente che consapevolezza (coscienza o emisfero sinistro del cervello) e inconsapevolezza (inconscio o emisfero destro) devono integrarsi tra loro e quando si sono integrati si è anche illuminati!

A COSA SERVIVA IL PENSIERO POSITIVO?

A COSA SERVIVA IL PENSIERO POSITIVO? I pensieri neutri derivano dall’integrazione tra i pensieri positivi e negativi. Non sono i pensieri positivi che ci fanno stare bene, ma i pensieri neutri e cioè i pensieri di calma, di pace, di armonia, di gratitudine, di pazienza, di compassione. Tali pensieri danno luogo ad emozioni omonime. I … Leggi tutto

PERCHÉ TANTI MISFATTI?

PERCHÉ TANTI MISFATTI?

Per cercare di comprendere tutto ciò che di male accade nel mondo, è necessario capire innanzitutto il rapporto che intercorre tra tutti i poli opposti della dualità che governa la nostra vita e l’intero Universo, ed in particolare il legame inscindibile tra l’amore e l’odio.
L’amore è l’altra faccia dell’odio. Ogni polo, anzi ogni parola esiste soltanto se c’è anche il suo opposto. Ciò perché ogni polo deve potersi trasformare nell’altro, proprio come avviene tra il giorno e la notte. Ugualmente, la verità per esistere ha bisogno anche delle bugie a cui ricorriamo già da bambini per evitare i rimproveri.
Ad essere precisi, ogni cosa è come l’acqua che può essere liquida, solida e gassosa, a seconda delle condizioni ambientali. Il denaro, per esempio, può essere troppo e si chiama ricchezza, troppo poco e si chiama povertà, e né troppo, né troppo poco e si chiama ceto medio. Il ceto medio può trasformarsi sia in ricchezza sia in povertà.
Anche la verità, come il ceto medio, è in mezzo a due valori totalmente opposti: la verità deve potersi trasformare in dogma o verità assoluta, e in falsità, cioè assenza totale di verità.
Tornando all’amore e all’odio, questi due sentimenti – emozioni – valori (e tutte le coppie di opposti), funzionano come i due pedali della bicicletta e le nostre stesse gambe.
Insomma, per funzionare bene la coppia amore/odio dev’essere in sintonia come i due pedali della bicicletta e come le nostre gambe!
Forse la bicicletta funziona bene anche con un pedale rotto? Assolutamente no.
Forse noi possiamo camminare bene anche con una gamba ingessata? Assolutamente no.
La dualità è fatta in modo tale che i due poli opposti funzionano bene “soltanto” quando si equivalgono, cioè quando sono in sintonia. E cosa succede quando amore e odio sono in sintonia? Si integrano perfettamente tra di loro e danno luogo a una terza cosa che è l’equanimità che è equilibrio, armonia e saggezza.
Cosa succede se i ricchi aumentano più dei poveri? Viene falcidiato il ceto medio! E se i miliardari diventano tantissimi in tutto il mondo, cosa succede? Aumentano a dismisura anche i barboni che dormono nei cartoni nell’indifferenza di tutti.
Quando amore e odio sono in sintonia, l’amore neutralizza l’odio, lo tiene a bada per evitare che faccia danni; e ugualmente l’odio neutralizza l’amore evitando che diventi tossico e malato.
Anche due nazioni, se non sono in sintonia, entrano in ostilità e persino in guerra.
E cosa succede quando finisce l’amore tra uomo e donna? La coppia non funziona più bene, come se l’amore non ci fosse mai stato e i figli non contassero assolutamente nulla!
Se scompare l’amore, anche soltanto nell’uomo o soltanto nella donna, il polo opposto all’amore, cioè l’odio, potrebbe diventare mostruoso! E la stessa cosa succede se scompare l’odio: l’amore può diventare patologico, possessivo, invasivo, fanatico e crudele.
Assodato che la coppia amore/odio è spesso squilibrata – dico spesso non sempre – le altre coppie duali come la verità e la falsità, l’altruismo e l’egoismo, il lecito e l’illecito, insomma tutte le altre coppie duali, ed in breve il bene ed il male, non se la passano meglio!
Purtroppo, non è stato dimenticato soltanto Freud, in particolare il suo complesso edipico che secondo me è la causa dello sfascio del matrimonio, della famiglia e della società; e anche l’inconscio stesso, che non è soltanto psicologico, ma anche fisico e fisiologico: l’emisfero destro del cervello è, secondo le mie intuizioni, inconscio di nome e di fatto! I due emisferi cerebrali elicitano pensieri contrapposti dando luogo al chiacchiericcio della mente o dialogo interiore.
L’emisfero destro, attraverso il SNA ed il sistema neuroendocrino, gestisce le emozioni del cuore e le sensazioni del corpo da cui dipendono le nostre azioni e i risultati che otteniamo.
Dunque, la psicologia moderna non ha dimenticato soltanto Freud, ma anche Jung che per primo parlò della complementarità tra inconscio e coscienza e tra anima ed animus e della necessità di integrazione tra il polo maschile e quello femminile.
Freud e Jung, avendo compreso la dualità dell’essere umano, sono stati i primi psicanalisti, se non erro, a introdurre il concetto delle rimozioni che, come ho spiegato nel mio ultimo saggio (“Vuoi la felicità? Eccola!” – Aurea Nox, 2022), secondo me sono il flagello dell’umanità. La rimozione, come è noto, è un meccanismo psichico inconscio grazie al quale la coscienza relega nell’inconscio i poli considerati negativi o dannosi o spregevoli.
Non a caso Carl Gustav Jung diceva spesso: “Preferisco essere completo piuttosto che buono”, e cioè buono e cattivo nella stessa maniera o misura. L’altra sua frase celebre è dello stesso tenore: “Lo scopo della vita non è diventare perfetti, ma completi.”
E secondo me, proprio perché la cultura occidentale ha portato alla rimozione dei poli considerati spregevoli o inutili come l’odio, il dolore e il rispetto del prossimo, per citarne solo alcuni, si è verificato lo squilibrio di tutte le coppie di opposti. Sono scomparsi dunque tutti i valori e i sentimenti più nobili come l’altruismo, la gentilezza, la bontà, la gratitudine, eccetera, eccetera!
Insomma, se si elimina il male, scompare anche il bene, e viceversa!
In particolare, l’odio non essendo più tenuto a freno dall’amore, e neanche da altri valori sani rimossi, accadono sempre più frequentemente femminicidi e tragedie di ogni genere.
È un gravissimo errore divinizzare l’amore ed esecrare l’odio perché sono necessari entrambi!

Principio universale della natura, ovvero il principio del bene e del male.

IL PRINCIPIO UNIVERSALE DELLA NATURA

SCOPERTO IL SEGRETO DEL BENE E DEL MALE!

IL MALE CORRISPONDE AL TROPPO E AL TROPPO POCO DI OGNI COSA. 

IL BENE, O VIA DI MEZZO, È LA MEDIA TRA IL TROPPO E IL TROPPO POCO.

In medio stat virtus! La virtù sta nel mezzo. Ma se la virtù è al centro, ai due lati cosa c’è? Ovviamente il contrario della virtù! E se la virtù è la disposizione a fare il bene, e per estensione il bene stesso, ai due lati c’è la disposizione a fare il male e per estensione il male stesso! Va da sé che per bene sì può intendere non solo la virtù, ma anche l’appagamento e la felicità, e per male s’intende anche la sofferenza, l’insoddisfazione e l’infelicità. 

Questa citazione latina molto nota risale ad Aristotele ed esprime l’ideale greco della moderazione e dell’equilibrio. Essa ci suggerisce che il meglio sta sempre al centro e ci invita ad evitare gli eccessi. Purtroppo non è stata compresa abbastanza!

La suddetta locuzione, come vedremo, rappresenta il principio universale della natura o principio del bene e del male. Possiamo anche chiamarlo principio dell’equilibrio e della moderazione, proprio ciò che è venuto meno nell’era del cellulare e dei social: il troppo (di informazioni) per eccellenza!

Ma ecco la mia intuizione.

Ogni cosa, sia materiale sia psicologica – e possiamo forse dire ogni parola – è contrassegnata da tre diversi parametri che sono il troppo, la quantità intermedia e il troppo poco.

Queste tre qualità prendono nomi diversi, ma si riferiscono alla stessa cosa. Ad esempio, la quantità di denaro posseduta contrassegna i ricchi, il ceto medio e i poveri.

Mi sono accorto che in natura, la parte virtuosa e più frequente (o più abbondante) di qualsiasi cosa sta ‘sempre’ al centro. Tuttavia, se si espande ulteriormente diventa un eccesso, e anche se diminuisce troppo. La virtù infatti non è né il troppo, né il troppo poco che sono ai due lati, ma il loro valore medio che sta al centro. Ciò vale anche e soprattutto per il denaro che ha al centro il ceto medio, molto più numeroso rispetto ai ricchi e ai poveri messi insieme; ma vale anche per tutti i valori delle analisi del sangue e della pressione arteriosa e per tutte le cose, come ora constateremo. Il valore medio è virtuoso perché è fatto di entrambi gli opposti in maniera equilibrata!

Ma cos’è il troppo? Il troppo è l’eccesso positivo o esagerato, mentre il troppo poco è l’eccesso negativo o insufficiente. Giova ricordarsi che anche il magico amore, per esempio, diventa malato sia quando è troppo, sia quando è troppo poco. Dunque, per esprimere la qualità di qualsiasi cosa non basta il sostantivo, occorre precisarne anche la quantità!

Sia l’eccesso positivo che quello negativo, si riferiscono sempre alla stessa cosa anche se hanno nomi diversi. L’eccesso è il male per definizione perché oltrepassa il limite, oltrepassa la misura giusta, cioè il bene, che è sempre al centro ed è appunto la media tra i due valori  opposti (cioè il troppo e il troppo poco). 

I due eccessi o poli opposti rappresentano la caratteristica della natura che genera il cambiamento e la diversità, e vanno dal minimo al massimo di ogni cosa, per esempio dai giganti ai nani, dai barboni ai miliardari, dai virus agli elefanti. Sono proprio i due eccessi che ci consentono di fare l’esperienza del bene e del male. Per esempio, quando si dice che gli adolescenti passano da un eccesso all’altro, s’intende che passano dal troppo al troppo poco e viceversa: per esempio, dalle abbuffate al digiuno. In questo modo fanno esperienza e imparano a centrarsi.

La cosa più sorprendente, dunque, è che il bene nasce proprio dal male: il BENE è la media tra il troppo e il troppo poco che rappresentano il MALE e sta sempre al centro.

In realtà, niente di più naturale! Dalla combinazione di un acido corrosivo con una base caustica, quindi totalmente opposti ed entrambi pericolosi da maneggiare, si ottiene un sale neutro, come per esempio il cloruro di sodio o sale da cucina che dà sapore alle nostre pietanze. Anche il sale, però, si deve utilizzare nella giusta misura, cioè né troppo, né troppo poco.

È risaputo altresì che dall’accoppiamento del maschio con la femmina, molto diversi tra di loro, nascono i figli, sempre diversi tra loro, e si perpetua la vita stessa!

L’integrazione o unione (ON) tra i due poli opposti, cioè il troppo e il troppo poco di ogni cosa, come per esempio ricchi e poveri, porta alla neutralizzazione della loro dualità o antagonismo e alla perfetta funzionalità di ogni coppia di opposti. Invece, la separazione o divisione (OFF) dei due poli opposti rovina tutto: non funziona bene nessuno dei due, anzi si fanno la lotta.

La parte mediana o centrale di qualsiasi cosa è la terza via o via di mezzo. Essa  rappresenta, come abbiamo già visto, il BENE, e corrisponde anche all’eustress o stress positivo, mentre i due poli opposti, cioè il troppo e il troppo poco, rappresentano il MALE o distress, cioè lo stress negativo o sofferenza. La coincidenza con la via di mezzo del buddismo zen è chiaramente casuale e rafforzativo. 

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LO SFASCIO DEL MATRIMONIO, DELLA FAMIGLIA E DELLA SOCIETÀ

LO SFASCIO DEL MATRIMONIO

LO SFASCIO DELLA FAMIGLIA

LO SFASCIO DELLA SOCIETÀ

LO SFASCIO DEL MATRIMONIO, DELLA FAMIGLIA E DELLA SOCIETÀ: LA VENDETTA DI FREUD!
Perché il mondo é sottosopra?
Capita sempre più spesso che soltanto qualche addetto ai lavori comprenda perché un ragazzo o una ragazza di scuola media, improvvisamente non ubbidisce più al padre o alla madre, non vuole fare i compiti e non vuole andare a scuola, grazie anche alla protezione dell’altro genitore. Si comporta inspiegabilmente in maniera aggressiva e ribelle.
In realtà è il suo inconscio che è diventato ribelle e fa a pezzi la coscienza!
Infatti, data l’età, il ragazzo è inconsciamente innamorato della madre e la ragazza lo è del padre. Il ragazzo considera il padre un rivale e la ragazza considera rivale la madre!
La situazione diventa tragica se contemporaneamente il marito, ormai stanco della moglie sessualmente, s’innamora di un’altra donna e chiede la separazione proprio nel periodo più critico per il figlio adolescente.
Purtroppo, soprattutto tantissimi giovani padri, non hanno ancora risolto il loro complesso edipico e sono inconsciamente innamorati della madre, motivo per cui disprezzano apertamente, anche davanti ai figli, la madre dei propri figli!
La cosa grave è quando il padre ne supporta i capricci e i consigli che riceve a consulto non sono all’altezza della situazione…
Gli uomini che non hanno ancora risolto il proprio complesso edipico sono alla eterna ricerca della donna ideale che però non potranno mai trovare perché nessuna di esse può reggere al confronto con la madre celestiale dell’infanzia.
Idem per le donne che non hanno superato il complesso di Elettra: sono alla perenne ricerca del principe azzurro che però le deluderà sempre perché non potrà reggere a lungo al confronto con il padre sublime dell’infanzia.
Anche tante donne mature che non hanno trovato marito, o lo hanno lasciato o perduto, erano innamoratissime del padre e odiano o odiavano a volte ferocemente la madre in modo del tutto “inconsapevole e coatto”.
Quando la ragazza scoprirà che il padre l’ha ingannata, l’ha lasciata sola o è fuggito via, subirà una fortissima lacerazione Interiore e si risveglierà dal brutto incantesimo edipico. E inizia a maturare gradualmente accettando la realtà.
Il complesso edipico è esploso con forte virulenza ed è la prima causa dello sfascio dei matrimoni, delle famiglie e della stessa società.
Chi non si sposa a causa di obbligo o per altri motivi, è costretto dal proprio inconscio a ricorrere a un surrogato angoscioso e insoddisfacente.
Chissà, forse tutto questo accade perché Freud è stato bandito dalle cattedre di psicologia e dalla nostra cultura?
Forse l’inconscio dentro di noi sta prevalendo sulla coscienza in barba alla nostra presunzione di consapevolezza.
Forse l’inconscio, il corpo con il suo automatismo delle funzioni, si è stancato delle città e anela a ritornare nelle caverne, nelle praterie e nelle foreste… causando un cataclisma spaventoso.
E forse a causa del complesso edipico irrisolto, sono scomparsi nei ragazzi, che poi diventano adulti, gli ideali e tutti i valori. Tutti affermano che il mondo è sottosopra.
Freud con il suo inconscio e il suo complesso edipico, sta dando al mondo impazzito e ingrato una severa lezione.
Il complesso edipico si manifesta all’inizio dell’adolescenza e quindi può essere risolto attraverso l’educazione scolastica.
Tutti devono sapere cosa succede ai ragazzi all’inizio dell’adolescenza.

La verità è inaffidabile? Sembra proprio di sì!

LA VERITÀ È INAFFIDABILE?

SEMBRA PROPRIO DI SÌ!

la verità è inaffidabile: ha due facce

ANCHE DIO HA IL SUO OPPOSTO… SATANA!

1. DUALITÀ: OGNI POLO HA IL SUO CONTRARIO.

La verità è inaffidabile? Sembra proprio di sì!

Ogni cosa è divisa a metà in modo da formare due poli opposti e ognuno di essi è soltanto il 50% e quindi è incompleto.

Ogni polo ha il suo contrario con cui potersi fondere, come giorno e notte o maschio e femmina, altrimenti non esisterebbero neanche.

Non può esistere solo il giorno o solo la notte; e non può esistere solo l’amore o solo l’odio in ogni persona, esattamente come non può esistere una moneta con una sola faccia.

I poli opposti sono due facce della “medesima cosa” o del medesimo processo, anche se hanno nome diverso. Essi sono complementari, cioè stanno sempre in coppia come i nostri arti e i nostri emisferi cerebrali.

Il fatto che i poli opposti siano complementari dimostra che la dualità è solo apparente, a patto però che i due poli siano uniti o bene integrati.

L’integrazione è una conquista della consapevolezza che purtroppo arriva gradualmente e piuttosto tardi.

Il risultato migliore si ha quando i due poli opposti sono stretti in un abbraccio e cooperano armoniosamente. Il risultato peggiore, invece, si ha quando non sono equilibrati e quindi neanche in sintonia, ma in lotta tra di loro. È il caso dei due emisferi cerebrali che pur stando abbracciati, hanno caratteristiche e funzioni completamente opposte e sono allo stesso tempo complementari.

Il motivo per cui i nostri due emisferi cerebrali non sono in sintonia è perché l’emisfero destro, che corrisponde all’inconscio, è già alla nascita ricco di circuiti neurologici attivi, mentre nell’emisfero sinistro che corrisponde alla coscienza, i circuiti neurologici, e cioè le informazioni o conoscenze sinaptiche, vanno accumulandosi gradualmente.

È grazie alla sincronia tra le proprie gambe, che è il risultato di un lungo addestramento, che i ballerini raggiungono performance meravigliose! Maschio e femmina quando fanno sesso raggiungono l’acme del piacere e della creatività e generano nuove vite. E se andassero sempre d’accordo, il mondo sarebbe sicuramente migliore!

Ecco, dobbiamo addestrarci in tutto e per tutto per fare in modo che non solo i nostri arti, ma tutti i poli opposti, anche quelli di natura psicologica, siano in sintonia.

2. AMBIVALENZA: LA PROPRIETÀ MENO NOTA DELLA DUALITÀ
LA VERITÀ È INAFFIDABILE?

Forse la caratteristica meno nota della dualità è l’ambivalenza: ogni evento ha sempre vantaggi palesi e svantaggi nascosti che si palesano successivamente, o al contrario svantaggi palesi e vantaggi nascosti. Ciò ci invita,a maggior ragione, a non esagerare con i comportamenti, ma a scegliere sempre la via di mezzo come vedremo più avanti.

Ogni illusione ha il seme della delusione, e guai se non fosse così!

Anche la nostra decisione più ponderata, non ha mai soltanto pregi, per il semplice fatto che il pregio è in coppia col difetto. Insomma la natura ci premia e ci fa illudere, e allo stesso tempo ci carica di responsabilità anche enormi! Un esempio di ambivalenza molto noto è il matrimonio.

Ogni cosa ha sempre pregi e difetti, agi e disagi, vantaggi e svantaggi. La perfezione non può esistere perché è in coppia con l’imperfezione.

Non è soltanto colpa nostra se le cose non sono mai completamente soddisfacenti. I problemi maggiori sorgono perché la realtà cambia in continuazione, ma noi ci comportiamo come se fosse statica. Non ci adeguiamo ai cambiamenti spontaneamente, non li accettiamo subito e così nascono le paure immaginarie, la sofferenza e il vuoto interiore.

L’ambivalenza però gioca anche a nostro favore! Quando ti senti triste, sola e abbandonata, non fissarti sulla situazione attuale, il che non può fare altro che deprimerti, ma proiettati nel futuro meraviglioso che ti aspetta! I mali non vengono mai solo per nuocere! Le nubi non nascondono il sole per sempre! Dunque non piangere: abituati a sorridere, a festeggiare e a ringraziare prima ancora di un bell’evento!

L’accettazione della realtà aggiusta ogni dispiacere perché accoglie il cambiamento. La resistenza e la lotta o la non accettazione sono tuttavia necessarie quando è in pericolo la nostra stessa vita, il che capita ormai sempre più spesso.

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Stato di presenza, pensieri, emozioni

STATO DI PRESENZA, PENSIERI, EMOZIONI

OGNI COSA PIACEVOLE, DOLOROSA O NEUTRA ACCADE NEL MOMENTO PRESENTE

 PERCHÉ LO STATO DI PRESENZA È COSÌ SPECIALE? HA A CHE FARE CON LA FELICITÀ!

Stato di presenza, pensieri, emozioni.

1. MENTE E CORPO HANNO LINGUAGGI DIVERSI
Stato di presenza, pensieri, emozioni

Stato di presenza: le emozioni sono la reazione del cuore ai nostri pensieri.Le emozioni fanno da tramite tra la mente (ed i suoi pensieri) e il corpo (e le sue sensazioni). Avendo linguaggi diversi, senza emozioni e sensazioni mente e corpo non si capirebbero e saremmo alla mercé dei nostri istinti. 

Tutto accade nel momento presente, sia gli eventi piacevoli che quelli dolorosi: e allora perché lo stato di presenza è così speciale?

Lo stato di presenza è speciale perché è caratterizzato dall’attenzione consapevole.

Ed è soltanto grazie all’attenzione consapevole che la mente si allinea (o connette) con il cuore che è sempre nel presente.

Lo stato di presenza dà luogo ai pensieri neutri: pensieri di calma, di serenità, di pace, ecc. e alle emozioni neutre ‘omonime’ che possono avere anche lunga durata. Omonime perché le emozioni hanno lo stesso nome dei pensieri. Infatti, nominando i pensieri, come si fa con i semi delle piante, si conosce l’emozione corrispondente.

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